giovedì 10 marzo 2016

stronzetta e rosy

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mercoledì 24 febbraio 2016

Pronto soccorso al vostro cane in caso di avvelenamento

bocconi_avvelenati (1)

Una delle principali cause di morte dei cani e dei gatti d’Italia, è la presenza di bocconi avvelenati nei parchi ma anche lungo le strade e i marciapiedi.

Ecco come aiutare i nostri amici a 4 zampe!
COSA E’ UTILE SAPERE E COSA FARE
I VELENI USATI PER LA PREPARAZIONE DI ESCHE E BOCCONI SONO TANTI E QUASI TUTTI MORTALI.
E’ BENE SAPERE CHE:
1) LA VELOCITA’ DI AZIONE DEI VELENI NON E’ UGUALE PER TUTTI I TIPI DI VELENO:
– CERTI TIPI DI VELENI HANNO UN EFFETTO IMMEDIATO ( ES. STRICNINA ) E QUANDO I SINTOMI COMINCIANO A MANIFESTARSI , SPESSO PURTROPPO E’ GIA’ TROPPO TARDI.
– ALTRI TIPI DI VELENO ( ES. TOPICIDI RODENTICIDI ) SI MANIFESTANO LENTAMENTE E SONO MOLTO SUBDOLI, ANCHE 48-72 ORE DOPO L’INGESTIONE , CON SINTOMI DI DEBOLEZZA , PERDITA DELL’APPETITO , ANEMIA , ECC.
2) LA GRAVITA’ DEI SINTOMI DIPENDE DA:
– Dalla quantità di veleno assunto
– Peso dell’animale
– TIPO di VELENO
– TEMPO TRASCORSO dal momento dell’ingestione del veleno
QUANDO PREOCCUPARSI?
SE NOTATE CHE IL VOSTRO CANE DURANTE UNA PASSEGGIATA SI FERMA A MANGIARE QUALCOSA CHE HA TROVATO IN MEZZO ALLA VEGETAZIONE, DOVETE PREOCCUPARVI SE POI RAPIDAMENTE INIZIA A PERDERE L’EQUILIBRIO, AD AVERE DIFFICOLTA’ A REGGERSI SULLE ZAMPE, A PRESENTARE SALIVAZIONE INTENSA , A RESPIRARE AFFANNOSAMENTE , A MANIFESTARE TREMORI GENERALIZZATI O AD AVERE CONVULSIONI.
COME COMPORTARSI
CERCATE IMMEDIATAMENTE DI PROCURARE IL VOMITO AL CANE, PERCHE’ FARGLI ESPELLERE IL BOCCONE AVVELENATO E’ L’UNICA MANIERA PER TENTARE DI SALVARLO.
COME FARE ?
PER FAR VOMITARE IL CANE SOMMINISTRATEGLI PER BOCCA
– ACQUA CON SALE FINE DISCIOLTO, aggiungere quantità progressive di sale fine in un bicchiere d’acqua mescolando bene fino a che rimane sale non disciolto sul fondo del bicchiere ; far bere al cane fino a che non inizia ad avere sforzi di vomito
OPPURE
– ACQUA OSSIGENATA A 10 VOLUMI ( quella che si usa per la medicazione delle ferite ) far bere al cane nella dose di circa 1 ml di acqua ossigenata per ogni Kg. di peso del cane.
VI CONVIENE AVERE SEMPRE CON VOI UNO DI QUESTI DUE PRODOTTI IN CASO DI PASSEGGIATE NEI PARCHI, DAL MOMENTO CHE ORMAI LA MAGGIOR PARTE DELLE ZONE E’ A RISCHIO E I BOCCONI AVVELENATI POTREBBERO TROVARSI OVUNQUE.
PER FAR VOMITARE IL CANE:
ASPIRARE LA SOLUZIONE SALINA o L’ACQUA OSSIGENATA CON UNA SIRINGA da 5 ml o, meglio, da 10 ml, POI TOGLIERE L’AGO, SOLLEVARE IL LABBRO SUPERIORE DEL CANE DA UN LATO E APPOGGIARE IL BECCUCCIO DELLA SIRINGA APPENA DIETRO I DENTI CANINI.
NON CERCARE DI TENER APERTA LA BOCCA A FORZA, MA TENERE IL MUSO APPENA SOLLEVATO VERSO L’ALTO E PREMERE LO STANTUFFO DELLA SIRINGA SPINGENDO POCO ALLA VOLTA NELLA BOCCA DEL CANE IL CONTENUTO DELLA SIRINGA STESSA.
SI EVITERA’ COSI’ IL RISCHIO CHE IL LIQUIDO VADA DI TRAVERSO E PROVOCHI PROBLEMI AI POLMONI.
NON TENTARE DI FAR VOMITARE IL CANE METTENDOGLI LE DITA IN GOLA: E’ UN SISTEMA NON SOLO POCO EFFICACE MA ANCHE RISCHIOSO PERCHE’ IL CANE POTREBBE MORDERVI INVOLONTARIAMENTE, SOPRATTUTTO SE HA GIA’ TREMORI E CONTRAZIONI
SI PUO’ EVENTUALMENTE RIPETERE LA SOMMINISTRAZIONE DOPO 10-15 MINUTI SE CON LA PRIMA DOSE NON SIAMO RIUSCITI A PROVOCARE IL VOMITO.
IN OGNI CASO POI SI DEVE PORTARE RAPIDAMENTE IL CANE DAL VETERINARIO, CHE SI APPRESTERA’ A DARE LE GIUSTE CURE.
I VELENI CHE POTREBBERO ESSERE USATI DA QUESTI ASSASSINI:
CARBAMATI
Sono usati in agricoltura o in zootecnia come insetticidi e antiparassitari e sono presenti anche nei collarini antipulci.
Sono cristalli incolori o tendenti al bianco/giallastro; sono tossici per ingestione, ma possono esserlo anche per contatto attraverso la cute.
Antidoto: ATROPINA SOLFATO
I sintomi dell’intossicazione possono comparire dopo 30 minuti o alcune ore, dipende della quantità del veleno assunto, i sintomi sono: lacrimazione, nausea, vomito, coliche addominali, diarrea, broncospasmo, incontinenza urinaria, tremori e, nei casi più gravi, convulsioni, coma e morte per arresto cardiocircolatorio.
Far vomitare il prima possibile l’animale e rivolgersi subito al veterinario.
METALDEIDE
E’ il principale componente dei veleni usati in agricoltura e giardinaggio.
Esca di colore azzurro-blu o verde; è tossica per ingestione.
NON ESISTONO ANTIDOTI SPECIFICI
I sintomi si verificano solitamente dopo 1-3 ore dall’ingestione; si verificano: agitazione, stato nervoso, spasmi muscolari, tremori, tachicardia, vomito dal caratteristico odore di formaldeide, diarrea verdastra, ipertermia (42-43 °C), nei casi più gravi conculsioni, coma e morte per insufficienza respiratoria.
Far vomitare l’animale il prima possibile e rivolgersi subito al veterinario per le terapie del caso.
STRICNINA
E’ un pesticida molto usato in passato, tuttora diffuso in alcune regioni d’Italia per la preparazione di esche.
Stato fisico: polvere biancastra di sapore amaro, è tossica per ingestione e viene assorbita molto rapidamente dal tratto gastroenterico.
NON ESISTONO ANTIDOTI SPECIFICI
I sintomi appaiono entro 10-30 minuti dall’ingestione; l’intervallo di tempo tra i sintomi e la morte varia tra 1 minuto e 3 ore, si verificano: irrigidimento dei muscoli del collo e della testa, labbra retratte, contrazioni generalizzate, eccessi convulsivi da ipereccitabilità a qualunque rumore o stimolo tattile e visivo, ipertermia; la morte avviene per arresto respiratorio, la coscienza rimane lucida..
Far vomitare SUBITO l’animale se è stata appena ingoiata l’esca avvelenata; se i sintomi sono già iniziati non ha senso tentare di svuotare lo stomaco; rivolgersi al veterinario per le terapie del caso.
TALLIO – ARSENICO
Si tratta di sostanze velenose presenti nei veleni per topi, scarafaggi, formiche; il loro uso è meno comune rispetto agli altri veleni.
NON ESISTE ANTIDOTO SPECIFICO
I sintomi possono comparire tra 30 minuti e diverse ore dall’ingestione del veleno; si verificano: vomito, diarrea anche emorragica, dolore addominale, debolezza muscolare, tremori, insufficienza renale acuta, coma e morte.
Far vomitare l’animale appena possibile e rivolgersi al veterinario per le terapie del caso
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martedì 9 febbraio 2016

I cibi che non dovete mai dare al vostro cane

Alcuni dei nostri cani vivono 24 ore al giorno in nostra compagnia. Siamo attenti a tutto quello che riguarda la loro salute e cerchiamo di far mangiare loro solo del cibo adatto, come crocchette, carne, riso e alcuni ortaggi e verdure. Spesso succede, però, che mentre siamo a tavola, ci guardano con quei occhi pietosi e supplichevoli e allora capita che qualcuno dei nostri famigliari o amici allungano qualcosa al cane. I cani non dovrebbero stare mai vicino alla tavola, il cibo di cui ci nutriamo noi esseri umani non è adatto a loro. Ora vi elencherò i sette cibi che sono un vero VELENO per i nostri amici a quattro zampe.
Alcolici
1) ALCOLICI, CAFFE’ E TE’ – Naturalmente il cane non beve alcolici, in caso d’ingestione, potrebbe arrivare al coma e infine alla morte. Il luppolo, per esempio, causa convulsioni e decesso. Caffè e tè sono molto pericolosi per un cane, causano vomito e diarrea, e in dosi elevate possono far aumentare la frequenza cardiaca fino al provocare l’arresto del cuore, convulsioni e morte.

Onions and garlic isolated on white, macro close up with copy-space, copy space.
Onions and garlic isolated on white, macro close up with copy-space, copy space.

2) AVOCADO, CIPOLLA E AGLIO – La maggior parte della frutta e della verdura è salutare per gli esseri umani così come per i cani, ma un frutto come per esempio l’avocado può causare vomito e diarrea. La cipolla e l’aglio si possono dare in dosi piccolissime ma in dosi eccessive possono provocare anemia. Semi di albero da frutto come la mela e, albicocche e pesche possono provocare ostruzioni intestinali. I funghi sono tossici per i cani. Uva e ribes generano insufficienza renale.
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3) SALUMI – Alcuni salumi, come il tacchino con la pelle, sono ricchi di grassi e possono causare pancreatite. Una quantità eccessiva di pesce provoca una carenza di tiamina, che nei casi più gravi è fatale.
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4) LATTE E ALBUME D’UOVO- Alcuni cani non tollerano il latte e i formaggi: in caso d’ingestione possono verificarsi episodi di vomito e diarrea.
L’albume è tollerato ma non in quantità elevate, può determinare mancanze proteiche.
cioccolato
5) CIOCCOLATO – Gli alimenti zuccherati possono causare aumento di peso, diabete e disturbi dentali. Paste lievitate possono produrre gas nello stomaco. Il gonfiore cagiona all’animale ostruzione intestinale, dolore e ferite da defecazione. Il cioccolato contiene caffeina e teobromina. Il grado di tossicità dipende dalla dose e dal tipo di cioccolato: quello al latte contiene meno composti tossici di quello fondente. Il cioccolato bianco contiene poco cacao è di conseguenza sviluppa una scarsa tossicità, porta a disfunzioni cardiache e può causare l’infarto.
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6) DOLCIFICANTI E SALE – Il dolcificante ha effetti del tipo vomito e debolezza fino al più grave di tutti: il collasso. Con dosi elevate si rischia l’insufficienza epatica.
Il sale è causa di perdita di liquidi dall’intestino, insufficienza renale, colpi di caldo, febbre e ustioni.
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7) GLI AVANZI DELLE NOSTRE TAVOLE –
 Non dobbiamo dare i nostri avanzi al nostro amico peloso, “Fido” sembra felice nel ricevere un “premio” ma attenzione! Ossa di carne cotta possono frantumarsi e causare ferite al tratto digestivo.
Cibo avariato, così come spazzatura, contengono tossine che inizialmente si manifestano con disturbi digestivi ma che poi vanno a colpire diversi organi del nostro amico.
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giovedì 4 febbraio 2016

COME EVITARE CHE IL TUO CANE VENGA AVVELENATO INSEGNANDOLI POCHE COSE

Spesso capita di ascoltare notizie che per chi ama i cani, sono notizie sconcertanti. In alcuni parchi di Italia ma anche nei nostri giardini, può capitare che qualche male intenzionato, possa buttare del cibo avvelenato oppure con chiodi e vetro.
La morte per avvelenamento è tra le più atroci, altrettanto atroci sono le morti per dissanguamento. Gente senza cuore si diverte a fare del male ai nostri pelosi, forse si tratta di persone, sicuramente vigliacche, che non hanno alcun potere nella convivenza con gli esseri umani, quindi, decidono di avere il potere di decidere sulla vita dei nostri cani e dei nostri gatti. Purtroppo per insegnare a un gatto di non accettare cibo da estranei, è cosa ardua. Possiamo invece insegnare ai nostri cani a non mangiare nulla che non sia dato da noi direttamente. Il trucco è semplice, in tanti anni non ci avevo mai pensato ma è alla portata di tutti e non è assolutamente difficile da insegnare, ci possono riuscire tutti.
Per prima cosa procuratevi del peperoncino piccante. Sappiate che più il cane rimarrà, si fa per dire, scottato, tanto prima imparerà. Il peperoncino al cane non farà male, semplicemente si sentirà la bocca bruciare, dopo un po' l'effetto svanirà. Preparate delle polpette di carne fresca e chiedete a un vostro amico di passare davanti al vostro giardino e di buttare le polpette di carne preparate con il peperoncino.
Le prime volteil cane mangerà le polpette ma dopo alcune volte in cui è costretto ad associare il gesto del vostro amico che getta la polpetta al piccante del peperoncino, non le vorrà più mangiare. Continuate per alcuni giorni a convincere i vostri amici a passare davanti al giardino anche con wurstel al peperoncino, polpette cotte e polpette crude, pezzi di carne e snack tutti al peperoncino. Il vostro cane è intelligente, non mangerà mai più qualcosa che gli viene gettato dall'esterno e se dovesse capitare qualche malintenzionato, gli salverete la vita.

Auguro a tutti i pelosi una lunga vita!

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domenica 8 novembre 2015

Golden Retriever e la pulizia del manto


















I Golden Retriever hanno un pelo idrorepellente e in genere ama andare in acqua ma non necessariamente deve amare fare il bagnetto. Bisogna abituarlo da piccolo a farsi fare il bagnetto ma non è detto che bisogna iniziare appena entra nelle nostre case. In genere il pelo del Golden si sporca anche facilmente e nello stesso modo si pulisce, è sufficiente una spazzolata e il nostro Golden Retriever torna bello come prima. Qualcuno pensa che i cani non andrebbero mai lavati ma durante la stagione calda non è una cattiva abitudine se non fosse altro per rinfrescare il nostro cane. Dobbiamo renderci conto che i cani non sono come noi umani, loro non amano essere profumati o lavati di continuo, secondo il loro punto di vista, un cane che non ha un bel odore è un cane profumato. Logicamente non dobbiamo permettere al nostro cucciolone di arrivare al punto di emanare cattivo odore ma non dobbiamo neppure fissarci a volerlo assolutamente pulito e profumato assecondando i nostri desideri e non i suoi. Comunque sia, gli shampoo devono essere sempre specifici per il pelo del cane. Da adulto al vostro cane piacerà tuffarsi in acqua, state tranquilli che prima o poi riuscirete a lavarlo. Rispettare gli animali è una cosa importante, dal modo in cui trattate il vostro animale si dimostra il grado di civiltà di una persona e anche la sua sensibilità. Un cane o un gatto o un qualunque animale non è un giocattolo che è possibile gettare via quando non ne abbiamo più voglia di giocarci. Un animale è una grande responsabilità, è una vita, un cuore che batte e che ha sentimenti, nutre amore e può avere paura. Un animale soffre quanto noi, per lui la morte e la sofferenza non sono di intensità inferiore ai nostri. Massimo rispetto nei confronti di chi ama incondizionatamente e che si fida di voi. Proteggetelo, lui vi ama.

                                   








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Igiene del Labrador







Non bisogna mai cedere alla tentazione di fare un bagno ai cuccioli appena arrivano in una nuova casa, il piccolo incomincerà a leccarsi fino a ingoiare quantità di shampoo e di peli abbastanza elevate. I cuccioli di labrador non sono sporchi, i bambini che avete in casa non corrono alcun pericolo se entrano in contatto con un cane che non è mai stato lavato. I labrador inizieranno ad amare l'acqua molto presto ma almeno fino a quando non avranno completato il ciclo dei vaccini sarebbe bene non farli bagnare per evitare in questo modo raffreddamenti. Durante la stagione calda al Labrador fa molto piacere anche fare il bagno al mare, infatti vengono usati anche come bagnini in molte spiagge italiane. Appena il cucciolo avrà compiuto i 4 mesi di età lo si potrà lavare, logicamente stando attenti ad asciugare per bene il loro pelo. Il manto del Labrador non necessita di molte cure, è sufficiente una spazzolata una volta al giorno e ogni 25 giorni usare un buon antiparassitario per evitare che qualche zecca o qualche pulce possa infestare tutto il pelo. Gli shampoo devono essere sempre quelli specifici per cani, quelli umani non vanno bene per loro e potrebbero far scatenare delle dermatiti.
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